trovo che il tuo team di ricerca musalogica abbia, adesso più che mai, bisogno di una cellula specifica per aiutare le Muse in difficoltà.
Certo, già c’è un gruppo di esperti che si occupa di prestare sostegno psicologico alle sedotte e abbandonate, alle rifiutate, alle dimenticate, alle sacrificate.
Non parlo solo a nome mio, ci mancherebbe! Ma esiste un’altra categoria, un’intera razza, sconosciuta ai più. Ed è quella della Musa Negata, cui viene strappato letteralmente l’impulso poetico, la lirica più aulica, salvo appropriarsene con noncurante piglio d’ingratitudine, relegando la poverella tra quattro display luminosi, vittima innocente (e che sia innocente è fuori di dubbio!) di ingiusto autismo selettivo.
Ringraziamo Nina&Sabine per averci ricordato l’esistenza della MUSANEGATA.
Musa Negata
Come giustamente afferma, alla Musa Negata “viene strappato letteralmente l’impulso poetico, la lirica più aulica“, infatti ella non è riconosciuta in quanto Musa.
L’esperienza non è rara, anche se ogni Musa in cuor suo tende a dimenticarsene con minore o maggior fatica, essa coincide con una forma di annullamento. L’Artista rifiuta di corrisponderci nel nostro desiderio di essergli Musa.
La prima motivata reazione è certamente un: come osa? La seconda è: ma siamo matti? La terza è: vediamo se… La quarta è certamente il solito sonoro: ma vaffanculo!
Tra la prima e la quarta reazione possono trascorrere dai 20 minuti ai 20 anni, in base al carattere.
È con estremo piacere che annuncio la nascita di SAM, lo Sportello Aiuto Muse!
SAM si attiva su richiesta (endorsement@virgilio.it) o si sveglia quando si accorge che c’è un motivo d’allerta.
Oggi SAM nasce ed è sveglio, poiché nell’aria c’è…
L’opera polivalente!
Ebbene sì, l’Osservatorio Permanente Muse ha individuato la presenza di alcune opere destinate a più Muse in contemporanea. Per imparare a riconoscerle, ecco un istruttivo punto del Piccolo Compendio di Sopravvivenza, tratto dal Breve Corso di Sopravvivenza per Muse. Buona lettura!
L’OPERA POLIVALENTE: è quell’opera ispirata che, guarda un po’, ha valore per più persone. Ora, non parliamo di una semplice immedesimazione, un sentire universale, la capacità dell’opera di parlare a molti cuori, no, qui si parla di una rete a strascico.
Cos’è una rete a strascico? La rete a strascico è l’opera, creata da un abile Artista, composta da riferimenti a più Muse. Ciascuna coglierà il riferimento unico e univoco e considererà l’opera a sé dedicata, felice. È indubbiamente una tecnica che implica cura e attenzione, ma il suo rapporto impegno/benefici la rende in assoluto la più economica. Quando le Muse hanno occasione di confrontarsi sull’arte che hanno ispirato, capita che la costernazione si presenti di fronte a quell’unico prodotto comune a tutte. Non mancano esclamazioni tipo: “la rosa è il mio fiore, io sono la rosa dai petali vellutati e dal profumo intensissimo!”; “il mare è la metafora del suo sentimento da quando ha iniziato a dedicarmi opere!”; “la luna, cazzo, sono sempre stata la sua luna!”. Ebbene sì, l’opera polivalente ha dentro tutto. Ma indaghiamola con attenzione, per riconoscerla.
CARATTERISTICHE DELL’OPERA POLIVALENTE: 1) Presenza di più immagini simboliche: la Musa si complimenta per l’uscita dal conseueto codice amoroso, credendo d’ispirare, di tanto in tanto, un soffio di eccentrica novità! 2) Vaghezza: l’occhio è di fuoco, dolce, luminoso, i capelli son di seta, morbidi, sul viso, tra le dita, il seno è… il capezzolo è un bocciolo turgido, i fianchi morbidi, le mani bellissime; scordatevi colorazioni, forme effettive, tutto ciò che identifica, scordatevi soprattutto il nome! 3) Richiesta: sì, perché c’è chi ha dato e chi deve dare; chi ha dato che si replichi, chi deve dare cosa sta aspettando ancora? 4) Collocazione a-temporale: vaghezza + metafora; l’attimo è inevitabilmente elevato e prende le sembianze di un immaterico vissuto, sia pur carnale, impossibile da piazzare qui o lì nel tempo, nello spazio, nella situazione reale.
Che fare quando ci si accorge della polivalenza dell’opera? Una cosa faticosissima: cercare le altre Muse e parlarsi.
Ma questo farà sparire l’Artista! Oh, sì, capisco.
Come si fa a sapere se un’opera è genuina e dedicata solo a me? Il metodo più sicuro? L’opera non pubblica, bensì privata. Certo, l’Artista seriale lo è anche in questo e invierà molteplici opere personalissime tutte uguali, ma che fatica! Comunque non rischierete che quella nata per voi serva smaccatamente e pubblicamente da esca per altre Muse… sempre antipatico, no?
Max Gazzè – L’uomo più furbo L’uomo più furbo del mondo Conquistatore instancabile e attento Ha avuto donne di tutti i paesi Donne che aspettano il ritorno L’unica donna che ha tanto amato Gli ha voltato lo sguardo Un incontro all’ultimo bacio Con lei non poteva rifarlo Negli occhi di tutte le donne del mondo Quando le accarezza Cerca lei Che non vuole più l’uomo più furbo L’uomo più furbo L’uomo più furbo del mondo Fuma tre pacchi di sigari al giorno Gli bruciano gli occhi dal fumo e dal pianto Come il pianto che non scenderà mai Per lei con cui non può più stare Per lei con cui non può parlare Perché lei uccisa dal rancore Gli ha negato per sempre l’amore Negli occhi di tutte le donne del mondo Quando le accarezza Cerca lei Negli occhi di tutte le donne del mondo Quando le accarezza Cerca lei… L’uomo più furbo del mondo Può avere tre o quattro donne al secondo Quella sera torna a casa da solo Scaccia gli sguardi come scaccia le zanzare E rinuncia al suo amore di sempre Che non potrà mai scordare Negli occhi di tutte le donne del mondo Quando le accarezza Cerca lei Che non vuole più l’uomo più furbo L’uomo più furbo L’uomo più furbo L’uomo più furbo L’uomo più furbo L’uomo più furbo Fonte: Musixmatch