@didiluce ha scattato attimi che trovo di un’infinita serena intimità. La ringrazio per avermeli concessi. Ringrazio anche il Muso per il rischio preso! Ho provato ad aggiungere il testo.
Buona visione e buona lettura!
Dei
Ti ricordi quando il mondo tra le mani era perfetto? Ancora piccolo, ma grandioso e alla nostra portata. Sfera che rifletteva sogni, vi si nutriva, e noi pure. Beati, lì, rapiti, a giocare agli Dei.
E poi noi. Sai. Ci siamo visti strani, per la prima volta. Senza capire abbiamo mescolato tutto, anche i nostri profili. E non c’è stata gioia più grande. E il mondo ha inclinato l’asse.
– Hai visto lì? – Una sfera in mano. – Bellissima, è una sfera magica! – Ma no, non è magica. – È magica di sicuro, levita! – Sì, forse hai ragione, qualcosa di magico ce l’ha. – Te l’ho detto! – Ma c’è anche un indizio scientifico, quella lente di ingrandimento indica l’analisi, il bisogno di capire. – Indica miopia! – Ma come? Distruggi così la mia interpretazione? – Sei troppo materiale. – Tu lo sei stato con la storia della miopia!. – Scherzavo, ti prendevo in giro. – E se ti dico che ci sono due murene in amore? – Romanticismo, è chiaro! – Romanticismo eh? – Molto, moltissimo romanticismo. – Potrebbe essere perfino un complimento. – In compenso c’è un pesce Mago. – Non credo proprio. – Io quei colori li spiego solo con una volontà fantasiosa di darsi un tono. – Sì, un tono sopra le righe: un pagliaccio. – Ecco, dal romanticismo al dileggio, deciditi. – E quello nascosto? – Dirai che è timido. – Lo dico sì. È timido. – E io dico che aspetta solo di sferrare il suo attacco migliore! – Non mi piace come sta andando, facciamo piazza pulita di tutto? – Non ci penso proprio, alle mie opinioni ci tengo. – E ho anche insistito per portarti qui oggi! – Avrai voluto il mio parere. – Magari la tua compagnia. – Sì, può anche essere… come due farfalle allora? – Sembrano proprio due farfalle. – Siamo finalmente d’accordo. – Sono stupende, non credi? – Come noi? – Noi un po’ meno. – Non ti lasci mai prendere, come quella stella marina, anzi, lei si è lasciata prendere. – Non gradirà la presa di sicuro. – Sei così… così! Sei come quell’essere dagli occhi blu! – E tu il solito merluzzo! – Non so se è un merluzzo. – Nemmeno io. – Però felice che tu abbia insistito per portarmi. – Lo sono anch’io. – Pesce per cena? – Facciamo gallinacei.
En ouvrant l’image sous le logiciel Paint en zoomant et en tachant chaque oiseau d’un gros point orange après comptage j’ai comptabilisé exactement 200 oiseaux !
Certains oiseaux sont très difficiles à voir et se confondent avec les branches mais ils représentent moins de 10 oiseaux.
Faites-en l’expérience : vous serez étonné ! en comptant rapidement on a l’impression qu’il n’y en a qu’une centaine. En fait, il y en a beaucoup plus. Impossible de les compter correctement sans les marquer d’un repère.
Aprendo l’immagine in Paint zoomare e colorare ogni uccello con un grande punto arancione dopo il conteggio Ho contato esattamente 200 uccelli! Alcuni uccelli sono molto difficili da vedere e si confondono con i rami ma rappresentano meno di 10 uccelli. Provatelo: sarete stupiti! Se si conta velocemente, si ha l’impressione che che ce ne sono solo un centinaio. In effetti, ce ne sono molti altri. È impossibile contarli correttamente senza marcarli con un pennarello. CI SONO DUECENTO (200) UCCELLI!!! Tradotto con http://www.DeepL.com/Translator (versione gratuita)
Ringrazio Manuel per averci permesso di giocare con la sua splendida immagine.
@draconide – La mia reazione? Madó che buio… mi si è scaricato il telefonino.. poi ho capito … avevo davanti il nulla totale dove pure mi ci specchiavo dentro! Riflesso della lampadina… mi ha permesso un varco .🤣 ho visto il nulla lo stesso… però che figata…
Tony Pastel – Quel qualcuno osservava che in media un castello di ghiaccio dura più di un castello di sabbia, purché non lo si costruisca sulla spiaggia, meglio in un bosco profondo.
ivano f – Mmm prova a tirarne fuori qualcuna tu, io zero proprio.
eleonorabergonti – Dunque, dunque, la mia reazione potrebbe essere… Chiamate i pompieri! C’è un edificio che sta andando a fuoco. Ops, dimenticato un pezzo del commento che prosegue così: “Ah, no, scusate… c’è una festa e, come al solito, sono in ritardo”
Ringrazio Emanuele Cazzaniga per avermi lasciato portare a casa queste fotografie darkissime! Illustrerebbero egregiamente qualsiasi racconto nero.
Buona visione!
Lunedì 4 Ottobre 2021
Piove a dirotto da stamattina; speriamo che l’acqua non faccia cadere tutte le foglie, altrimenti… addio ai colori autunnali! Non oso pensarci. Sei scatti serali con l’iPhone, convertiti in bianco e nero con Snapseed (diavolerie digitali…).
Questo grido di battaglia non è mio. L’ho preso in prestito da DANIELE PELUSO e mi serve per presentare ciò che ritengo essere un esempio di sensibilità artistica, di sensibilità umana e di sensibilità sinestetica (la capacità di far incontrare e dialogare stimoli percettivi provenienti da diversi organi di senso). Il tutto è opera di DANIELE. (Dimenticavo, Io tifo Sveva è una bellissima lampada di Aladino).
La cartolina con Paul Stanley è dedicata alla memoria del Fotografo Alex Ruffini
Dopo quasi due anni dalla mia esperienza personale, torno in pista. In un anno sciagurato, certo, ma sempre per una buona causa.
Aprire una mostra personale in queste condizioni è una cosa che mai avevo nemmeno provato ad immaginare. Quel giorno, quella mail, tra capo e collo. Adrenalina. Pressione. Felicità. Un messaggio Whatsapp: ehi, guarda!
Lessi la mail, con qualche difficoltà, un paio di volte. Una personale, tutta mia, in aggiunta alla mia opera che già è pronta per la collettiva. Te la senti? Hai qualcosa di pronto? Il tema è sempre lo stesso: Musica.
Ho qualcosa di pronto, pensai corrugando la fronte e lisciando tra le dita la mia folta, canuta barba. Ho qualcosa di pronto? Ho solo due Hard disk di foto di concerti di quando ero giovane e aitante, di quando una notte di follia non mi portava strascichi per quattro giorni, di quando vivevo per stare sotto a un palco. Con un occhio chiuso e uno aperto, senza tappi per le orecchie. Quando ero stupido…
Ho passato un tempo che non so definire, sotto quel palco, col cuore in gola, la macchina fotografica in mano e gli amici con la birra fresca ad aspettare fuori dal pit. Ho avuto l’onore di portare la fotografia “fatta bene” in quella che per anni è stata la mia seconda casa: Truemetal.it
Truemetal è stato più di una casa, è stato una famiglia. Una famiglia che mi ha accompagnato, dal 2009 ad oggi, lungo tutti i sentieri della mia vita, attraverso ogni singolo incrocio. Una famiglia che ha festeggiato assieme a me i miei successi, che mi è stata vicina nei miei tonfi, che è con me, sempre, ancora. Giorno dopo Giorno. Anche oggi.
10 fotografie, 10 mosaici Fuji.
Dal 13 al 27 novembre 2020, da lunedì a venerdì, dalle 14:00 alle 19:00.
A conclusione della mostra, le fotografie saranno messe all’asta sulla mia pagina Facebook è l’intero ricavato sarà devoluto all’Associazione IO TIFO SVEVA
Le immagini di questo post sono in realtà delle cartoline promozionali, numerate a mano. Se le vuoi, sai come trovarmi. E come averle.
A presto quindi: questo 2020 non mi fermerà. In nessuna maniera.
Affinché tu possa vedere i colori della musica.
È stata un’inaugurazione fuori dal comune, me ne rendo conto, quella di ieri sera. Presentare a parole una mostra fotografica è stata un’esperienza del tutto nuova, dovuta ai difficili momenti che stiamo vivendo.
Ciò nonostante Fotografia Zero Pixel ha deciso di non fermarsi, dando agli autori delle personali la possibilità di “inaugurare” la propria mostra in modo virtuale, potendone raccontare a parole, in attesa dell’allestimento che avverrà quando le condizioni sanitarie lo permetteranno.
Il video allegato è la risultante della chiacchierata con Massimiliano Muner, curatore della mia mostra (e amico di lunga data) e Marta Bassi dell’associazione #iotifosveva a cui saranno devoluti i proventi della vendita della mie immagini a mostra conclusa.
Un ringraziamento fatto con il cuore in mano a chi ha voluto supportarmi in questa nuova avventura e che avrebbe voluto esserci fisicamente, non solo con il pensiero, non solamente dietro uno schermo. È stato un dolore condiviso. Un pensiero speciale e un grazie per essere sempre il motore di ogni mia azione, di ogni mio piccolo pensiero.