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8 sfumature di musa – breve corso di sopravvivenza per muse (conclusioni)

ESEMPIO DI MUSO IN QUADRUPLICE COPIA
Geoff Castellucci – SIXTEEN TONS | Low Bass Singer Cover
Il video è un gentile omaggio proveniente dalla Galassia dei Musi. Grazie Ragazzi!

E) Chiusura dei lavori, ringraziamenti e saluti.

8 SFUMATURE DI MUSA.
Ma perché 8?
8 sono gli elementi dell’enunciazione, o meglio, grazie a una metafora automobilistica, una Musa è così descrivibile: veicolo, forma, abitacolo, motore, autoscuola, voglia, ispirazione, destinazione (ebbene sì, ho utilizzato la classica associazione Donna = Automobile. L’ho fatto.).
La scelta del numero e degli elementi è puramente arbitraria; andando dritta al punto direi che mi piaceva così… l’8 ha una linea così femminile!

BREVE CORSO DI SOPRAVVIVENZA PER MUSE.
Era davvero indispensabile?
No!
In più, quanto scritto non cambierà nulla nelle pratiche di ciascuna. So che ammettere l’inutilità di un corso di sopravvivenza è inusuale, ma è generalmente veritiero.
Quale utilità allora?
Dunque, direi che abbiamo riso, pensato, cazzeggiato.
Se c’è un’indicazione che vorrei restasse è questa:
in caso di attenzioni moleste, furti (o uso improprio) di materiale personale, ricatti, non esitate a rivolgervi qui: Cyberstalking (sito informativo della Polizia Postale e delle Comunicazioni).

Ma prima di piangere e abbracciarci tutte, vediamo di cosa abbiamo parlato in queste giornate:
A) L’OGGETTO DEL CONTENDERE, ovvero L’AMORE;
eh sì.
B) PER UNA MODERNA ENUNCIAZIONE;
si può forse pensare di essere citate utilizzando vecchie enunciazioni?
C) RACCOLTA DELLE TESTIMONIANZE;
detto in termini epistemologici: mi sembra il minimo!
D) IL PICCOLO COMPENDIO DI SOPRAVVIVENZA in 20 punti;
è e sarà il più bel gioiello ciondolo consultabile che abbiate mai visto (ok-ok, sto pensando al merchandising).

Bene, il breve corso termina qui.
È però in preparazione una giornata di corso avanzato, un aggiornamento vero e proprio.
Resto a disposizione per dubbi, suggerimenti e scambio di opinioni: endorsement@virgilio.it

Che dire ancora? I dolci che avete portato e che abbiamo “spazzolato” insieme in pausa caffè erano favolosi, grazie.
Grazie anche per i numeri di telefono di arigiani, massaggiatori, parrucchieri, meccanici, cuochi, sarti, guide e per la fondamentale individuazione di canneti.
Grazie a tutte e a tutti per l’attenzione e i preziosissimi contributi, in particolare (in rigoroso ordine di apparizione) Camelia Nina, Centoquarantadue, BD, unallegropessimista, zipgong, andream2016, Nonna Pitilla, Adriano!
Alla prossima!

endorsum

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8 sfumature di musa – breve corso di sopravvivenza per muse (4)

MARLENE KUNTZ – Musa

Continuiamo.

prima parte del PICCOLO COMPENDIO DI SOPRAVVIVENZA PER MUSE

D) Il piccolo compendio di sopravvivenza.

7) “Ha iniziato a chiedermi di mandargli immagini di parti del mio corpo per aiutare l’ispirazione.”
L’IMMAGINE: che dire, va a gusti. Alla Musa può piacere essere un po’ esibizionista, sia pur protetta dall’immancabile promessa “tengo l’immagine per me, ma se vuoi la cancello all’istante”. Attente a cosa mandate però, oh Muse, potreste pentirvene amaramente ritrovando la vostra patonza a grandezza innaturale sbattuta sui muri della vostra città, o usata in promiscui giri d’affari che non vi riguardano, ma che esistono. L’immagine è tante cose: un trofeo di guerra (e va esposto come ogni buon trofeo, se no che trofeo è?), una stimolazione immaginifico-ghiandolare, un feticcio, un oggetto contro il quale scaricare ire, un simulacro, uno strumento ricattatorio; perciò pensate e valutate con attenzione, uscite per un attimo dallo stato confusional-narcisistico e riflettete sulle conseguenze.
E la fiducia?
…AHAHAHAHAHAHAHAH!
Quindi che foto mando? Il gomito!
Un ottimo consiglio, qualora le richieste fossero incessanti e fastidiose, lo fornisce Biagina Danieli (nel commento del :
“N.7 uhhhhhh….una volta, ma tempo fa, ho inviato foto di un Pisellone enorme, ha smesso di rompere”
Per spirito di servizio, segnalo un luogo in cui poter trovare qualche pezzo d’arte che ben si presta alla situazione (grazie Andream per arricchire ogni giorno il nostro triste immaginario):
cazzi fantastici e dove trovarli – prima parte
cazzi fantastici e dove trovarli – seconda parte

8) “Non vuole che risponda ad altri maschi.”
LA GELOSIA: l’artista polimusico (con più Muse) è, con ogni probabilità, anche un ottimo esternatore di gelosia. E annessi.
Il fatto di dedicare le proprie attenzioni a più Muse lo induce a credere che tutti siano poli-qualcosa e ciò lo porta a simpatiche forme di: stizza, muso, aggressività verbale, dispettucci, sputtanamento, provocazione di senso di colpa, sminuimento, bullismo, sarcasmo, offese in pubblico e in privato, stalking informatico, violazione della privacy.
Se le cose dovessero farsi pesanti, oltre a limitare le forme di accesso alle vostre pagine, è una denuncia ciò che ci vuole: Cyberstalking (sito informativo della Polizia Postale e delle Comunicazioni)

9) “Ho finito i complimenti, ne vuole sempre di nuovi o si offende.
DELL’INSAZIABILE: lo sapete in molte, si parte da un “che carino” e si arriva a “hai sconvolto la mia concezione di eurismo, costringendomi continuamente (ma continuamente continuamente) a trovare significati nuovi e, seppur non volendo, a trovare (ancora trovare e continuamente trovare) inedite suggestioni a O-G-N-I SINGOLA parola (suono, forma, quello che è…).”
Fermate subito la progressione! Non sapete dove potrà infilarvi, anche a rate mensili, se non siete in grado di dire di no! Preparetevi, i capicci non mancheranno, quindi addestratevi tramite qualche seduta con piccoli despoti figli di parenti o amici (la vostra figliolanza è sconsigliata, poiché è necessario un ambito in cui il distacco risulti fin da subito elemento salutarissimo). Appena pronte, regalatevi uno stop, un passo indietro e sì, rischiate tutto, di nuovo, su ciò che davverò sentite per l’opera: che carino!

continua…