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Consulenze

Uno strumento indispensabile.

dell’Eracle di Euripide diretto da Emma Dante – crediti fotografici: Tommaso Le Pera (immagine da qui)

Le Feste si avvicinano.
Non posso non riproporre uno strumento fondamentale.

Buona lettura!


Giornata di preparazione alle Feste: la tragedia greca

Buongiorno. Grazie d’essere convenuti così numerosi.

– (coro) Buongiorno!

Siamo qui riuniti per affrontare uno dei più annosi problemi dello svolgersi delle festività. La comparsa della tragedia greca. Chi di voi la conosce?

– Io!

– Anch’io!

Bene bene. Chiediamo allora ai nostri due amici coraggiosi: che sembianze ha?

– Mia madre tra il primo secondo e il secondo secondo.

– Mio fratello allo scartamento dei regali.

Bene bene. Abbiamo così anche nome e cognome di questa tragedia. Ci sarà utile. Ora chiedo a chi non si è ancora pronunciato: pensavate fosse un’astrazione rappresenta da una forma teatrale? Non rispondete a me, prendete il secchio alla vostra destra e fate ciò che la nuova consapevolezza vi chiede. Avete 15 minuti per tornare puliti e profumati. (Rumor di sboccature.)

15 minuti dopo.

Ora siamo tutti allineati. In pochi hanno assistito a una rappresentazione scenica del mito: male! Avreste risparmiato i soldi dell’incontro! Purtuttavia, bene! Contribuirete alle lezioni di rap di mio figlio. Torniamo ai nostri coraggiosi. Quando la tragedia greca si presenta, provoca note reazioni a catena?

– Sì! Tutti si lamentano di sazietà, malori, sonnolenza e diventano a loro modo protagonisti!

Perfetto, da comparse a protagonisti…

– Tutti consolano mio fratello e guardano male chi quell’anno è il prescelto per l’accusa del regalo sbagliato!

Interessante sfoggio di potenza! Chiunque senta la necessità di liberarsi ancora fisicamente lo faccia. Chi di liberarsi urlando, inizi. (Rumor di corse ai bagni e ululati accompagnati da colorite parolacce.)

Eccoci di nuovo tutti insieme. Come state?

– (coro) Meglio! Bene! Così e così!

Bene bene. È il momento dell’istruzione salvifica. Prima però scrivete su un foglietto la vostra istruzione salvifica e mettetela nel bussolotto. Avete 5 minuti.

5 minuti dopo.

Ognuno peschi un foglietto dal bussolotto e lo consideri il suo Salvafeste. Chi ha un dubbio alzi la mano. Sì, perfetto, chiedi pure.

– Qui c’è scritto “trova una scusa plausibile e presentati senza regali”, ma è inaccettabile!

No, romperai l’abitudine distraendo fortemente il/la creatore/creatrice della tragedia. Qualcun altro? Dimmi pure.

– Qui c’è scritto: “non parlare, rutta”!

– Qui c’è scritto: “prima dello scatenamento dell’evento tragico prendi chi è seduto accanto a te e ballate un tango sensuale”!

– Qui c’è scritto…

Fermi, fermi ho capito. Quanto avete speso per l’incontro di oggi?

– (coro) 350 euro!

Bene bene, allora ora, salutandoci ripeterò per l’ultima volta: ROMPETE L’ABITUDINE E DISTRAETE! Grazie a tutti! Auguri! Ci vediamo a gennaio per la Giornata purga- festività!

– (coro) Grazie! Auguri! Grazie! Auguri!


Ma musalogia?

152 risposte su “Uno strumento indispensabile.”

La tragedia ha la forma di mio cognato quando, per il terzo anno di fila, gli porgo la busta dalla quale penzola la manica rossa a sbuffi bianchi del vestito di Babbo Natale, che suo nipote aspetta la consegna.
🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣

Spezzare l’abitudine e distrarre.

Mio cognato: “Babbo Natale quest’anno è in terapia subintensiva: ha il casco ma è senza slitta”.

Posso dire che lo amo?
Ah no. È mio cognato!

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Io qualche anno fa avevo davvero “rotto l’abitudine”.
Mi ero chiesto: ma per quale motivo devo rovinarmi il giorno di Natale, con 30 parenti, bambini che urlano, mal di testa, pancia che scoppia?
E ad un certo punto dissi “basta” e comunicai a tutti (genitori per primi) che avrei disertato.

Ci rimasero tutti male.
Ma l’importante è che io stessi bene.
O no?

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Si è costretti a casa d’altri, di solito, comunque a liturgie domestiche di dubbia provenienza… In quella grata ognuno ha la sua particina e guai a uscire dal seminato… è naturale che renda scontenti tutti. Il sottrarti ti ha reso un uomo libero. L’affetto ha tutte le forme che desidera per manifestarsi. 🙂

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Un po’ rimpiango il periodo natalizio della mia infanzia: ero sempre e dico sempre influenzata. E, non potendo uscire di casa, evitavo gli “interrogatori” (con le stesse domande tutti gli anni) dei parenti. Perché non mi succede più di ammalarmi a Natale? Eviterei, come da piccola, le solite domande che fanno tutti gli anni.

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Hai ragione, è davvero un’ottima idea la tua: lo terrò presente per il Natale di quest’anno, 😉. Comincio a fare le prove di recitazione in modo da arrivare alle prossime feste natalizie che non sospetteranno mai che sto fingendo di avere l’influenza, 😁.

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Sono già terrorizzato all’approssimarsi della tragedia. Anche se, da quando abbiamo lasciato la Sicilia, il giorno della prima si è fortunatamente e notevolmente ridotta di partecipanti, di cibo e di regali.

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Per me la tragedia in assoluto sono i pranzi oktrettutto nella mia zona tutti cibi ricchi di grasso che non mi piacciono per niente, ben lungi dal mio modo di cucinare. Una vera tragedia!!! Nonostante dica di no, non so come è non so perchè ma il piatto mi viene sempre riempito, io faccio finta di mangiare e poi rifilo tutto a mio marito porello!!! Mangio così poco che arrivo a cena che ho un’apetito, se non wltro a cena siamo a casa nostra e mangio ciò che è m9kto più consono ai miei gusti 😊

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