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(Lo sa)

(foto presa qui)

Giallo, quanto giallo. Fragili piume pronte al volo. Forza d’unione in volontà di branco.

Avvicinarsi. Avvicinarsi un attimo in gesto. La mano è morbida sui suoi capelli. La carezza, inascoltata. (Lo sa.)

Lui è preso dalla sua nuova impresa e non s’accorge. Di tanto in tanto interrompe l’attività frenetica allungando le braccia fin sopra il capo, distendendo la schiena.

Assistere inermi a quanto accade: è l’unico modo. Sono mesi che è felice, pieno di voglia di vita. E assenza.

Ma non ora, intento in una scrittura a stampatello, a nascondere, ancora a nascondere l’ovvio, quasi per delicatezza, con pudore virile.

Sono 526 i post-it scritti; coprono il tavolo, parte del divano, il piano cucina e la porta d’ingresso.

– Manca qualcosa su questi foglietti.

– Lo so.

– Non serviranno incompleti.

– Lo so.

(Lo sa.)

105 risposte su “(Lo sa)”

Ah, su quanto accadrà dalla lettura di un mio testo no ho intenzione di prendermi una gran percentuale di merito o torto, una volta messo nero su bianco il testo ha vita propria 😉😎

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Cara Endy se posso anche io chiamarti così, trovo questo tuo racconto molto vicino alla poesia, anzi azzarderei una prosa poetica, dove il senso appartiene al fruitore delle parole che le interpreta secondo il suo background, e la sua sensibilità. Se leggo alcune poesie di Edoardo Sanguineti provo la stessa sensazione e ogni volta la leggo diversa! Quindi tanto di cappello e per ora mi arriva l’incompiutezza come valore …

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Mati, tu puoi chiamarmi come preferisci, a piacere 😊
Mi onora ciò che hai scritto, di più, son diventata viola e sono corsa nell’angolo, seduta in terra, per godermi le tue parole giocando con i disegni delle piastrelle. Grazie 😍♥️

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Non ci dev’essere dispiacimento, non parlo di me, ma di come in casa il concetto di normale lasci spesso il posto a quello di unicità di persone, abitudini e relazioni 🙂

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Tu non lo sai, ma quando dormi i tuoi disegni passano dai tuoi pupazzi e leggono i tuoi testi… lo so perché un volta ho beccato un mio racconto calarsi con la tenda dalla finestra 😉

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Dovrei usarli anch’io i post it ma ogni volta scrivo le cose su dei foglietti che chissà per quale mistero scompaiono quando servono. Ehhhh, forse sono stanchi di essere trascurati e se la danno a gambe, 😁. Sì, devo decisamente iniziare ad usare i post it così non mi scappano quando servono e, soprattutto, non devo fare le cacce al tesoro per ritrovarli, 😁.

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Ho l’impressione di averlo letto, forse mentre rincorrevo i vari Lenny, chiaro che non sapevo che dire… Pure adesso ne so poco. Certo che hai un modo tuo di non-dire che è proprio affascinante. L’impressione è che, anche se per forza davanti al lettore sembra allargarsi un ventaglio di ipotesi tendente all’infinito, la chiave che riesce a unire tutte le parole sia una e una soltanto. Io ci leggo qualcosa di tristissimo e romantico, qualcosa tipo segnarsi i ricordi di una storia d’amore prima di perderli definitivamente… Ma so che è perché io sono fatto in un certo modo, non mi sembra la chiave giusta. Ma è così importante quale sia? 😉

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