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Lenny, entra… (9)

La porta si apre piano. La figura nota entra. Tituba sull’uscio. Lo sguardo a girovagar per la stanza e poi a un tratto fisso, serio. Mi punta.

– Lenny, entra…

Ma sei pazza? Non son pronto! Guardare il mio antagonist… personaggio appropriarsi dello spazio? Non Guardo! Non sento! Non parlo!

– Vieni Lenny, ho riordinato. Non volevo tu vedessi tutto sottosopra. Accomodati. Vuoi qualcosa da bere? Sistemo la roba della palestra e l’asciugamano bagnato dalla doccia. È un attimo.

Na na na na na na na na na…

– Fai come fossi a casa tua. Sai, pensavo, se preparassi una pasta la volo? Non grandi quantità, non vorrei ci appesantisse. O preferisci un filetto con della verdura fresca? Io lo voglio al sangue, ma se ti piace ben cotto basta tu lo dica, lo metto su prima del mio. Fammi una cortesia, apri la bottiglia che c’è in cucina e, tanto lo vedi, travasa il vino nel decanter.

Non sento non sento non sento non sento non sento!

– Io vado in camera a cambiarmi. Trovarti fuori dalla palestra è stata una vera sorpresa, ma ora dammi il tempo per una veloce restaurata.

Non vedo non vedo non vedo non vedo non vedo!

– (Maledette etichette) ho comprato un intimo stepitoso ieri, era in saldo… ah, la tovaglia è nel primo cassetto a destra, anzi, le tovaglie, ecco, non quella natalizia, ti prego. Ti ho mai raccontato di come mi sia entrata in casa quella natalizia? Era stesa al piano di sopra e con il temporale è planata sul balcone. Quando sono salita per restituirla gli inquilini erano scappati avvisati di una probabile incursione notturna dei Carabinieri. Hai capito che roba? Roba da matti! Avevo sulla testa dei pregiudicati e non mi ero accorta di niente. Ok, avevano frequentazioni un po’ sopra le righe, ma sai com’è in condominio, se inizi a fare le pulci agli altri non vivi più, il gioco diventa al massacro. Comunque, la tovaglia è molto bella e me la sono tenuta. Lenny? Ah, sì, vanno bene anche quei piatti. I bicchieri fai tu… hai deciso cosa vuoi mangiare? Guarda, sono quasi pronta. Giusto un po’ di trucco.

(Non parlo non parlo non parlo non parlo!) (No!)

Cara ha finito di sculettare per entrare nel tubino da matrimonio altrui. Sta calzando un paio di scarpe con un tacco che non le ho mai visto portare ed è contemporaneamente alle prese con lo spazzolino del mascara. Qualche colpetto a memoria, lo specchio a controllare ed è la volta del rossetto.

Mai vista così…

E che cazzo!

BU!!!

– Eccomi, ci sono, sono pronta Lenny. Lenny? Lenny??? Dove sei Lenny? (stronzo…)

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111 risposte su “Lenny, entra… (9)”

Una fondamentale differenza (molto più dell’argomento porno) tra i miei racconti ed i tuoi è che i miei non fanno pensare. I tuoi invece richiedono un bel lavoro mentale. E poi nei tuoi c’è sempre il mistero su cosa accadrà. In fondo è la differenza tra una scrittrice ed uno scrittoruncolo, 😉

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eh! giuro! ho avuto un’adolescenza inquieta… un solo testo per scrittore (con rarissime eccezioni: Rodari sostanzialmente 😀 )

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