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Rudimenti

Mi accodo come il nuovo vagone al traino e propongo una poesia bella.

Di Erin.

Il suo sito è Grianainech e io l’andrò a trovare spesso.

Poco sotto, poiché la poesia l’ho fatta un po’ mia, ho scritto una risposta ideale.


Rudimenti

Porgimi la punta della lingua,

le parole riarse delle risaie 

allagate, aperte al trapianto, e

quelle strisciate sul palato 

dei bambini che si rincorrono 

con un’oscura gaiezza

sulle mulattiere che 

costeggiano i graduali 

terrazzamenti, rudimenti

verso il cielo.

Il linguaggio funereo del 

fato sputa costantemente 

i tentativi di sciogliere 

le tue strade intricate e

ustionare la curiosa

irruenza che si porta

appresso un lenzuolo sfatto.

Si aggrappa con 

morsa premurosa alla 

celia della vita, si reca 

addosso la carie del 

quotidiano e la grana di 

zucchero che aspetta

di schiudersi in un 

lieve gemito 

di verità.


Ecco, poichè io ci ho visto anche una serie di domande (ognuno interpreta le liriche a proprio uso e consumo), se qualcuno dovesse pormele io risponderei così.

Sguardo fisso

in volta

veloce

di sorpresa l’immobile affanno.

40 risposte su “Rudimenti”

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