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Un ricordo / 1

Tra busto e gambe si crea una conca, quando una verde altura si siede a osservare il mare. Sospira silenziosa bagnando piedi lontani e lo sguardo le si allunga oltre le rotule, distratto talvolta dal ventre. È in quell’ombelico di terra che si cristallizzano minerali e genti, in aggregati di forme chiare.

Racalmuto oggi è al sole e accoglie Claudio con indifferenza. Non così Leonardo, che va incontro all’amico con il sorriso di chi è stato messo davanti a un fatto compiuto.

«Claudio! Mascalzone, potevi avvisarmi prima, sarei venuto a prenderti in stazione.»

«E negarmi il colpo di teatro?»

«Sei sempre il benvenuto anche se, fatti vedere da vicino, ti sta venendo il sopracciglio mefistofelico, sai?»

«Di tempo in tempo io veggo volentieri questo Antico, e mi guardo dal rompere seco. È proprio bello a un sì gran signore il parlare così alla buona anche col diavolo.»

«Ah ah ah! Scomodare Faust per il Sottoscritto, sei il solito saputo. Vieni in casa, ti presento.»

continua…

24 risposte su “Un ricordo / 1”

Sentissimi, amica (e scusa se ti chiamo amica, ma se ti chiamavo Osvaldo era peggio) siccome che io avessi fatto quanto promessoti, te tu mi dicessi un indirizzi imel ti manderessi un paio di robine poetico-culturali da valutare.

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